Obiettivi

A) Migliorare la professionalità degli appartenenti alle Polizie private ed ai servizi di vigilanza non armati attraverso l’allenamento intensivo operativo basato sul sistema denominato “International Police Training System” che racchiude le metodiche di addestramento delle Forze di Polizia e dei reparti speciali del panorama internazionale.

B) Fornire le conoscenze, le I.C.C.S. (Individual Common Core Skills) e gli strumenti per poter garantire l’incolumità dell’operatore, del cliente e del civile; le ICCS rappresentano i “Protocolli Operativi” e le conoscenze comuni condivise dagli appartenenti ad un determinato Istituto di Vigilanza.

C) Sviluppare competenze specifiche per gestire i compiti di istituto.Il Cross Training è suddiviso nei seguenti moduli:

  1.  FORMAZIONE GIURIDICA
  2. STUDIO ED ANALISI DEL CONTESTO OPERATIVI

In questo corso vengono analizzati i seguenti argomenti:

  • PSICOLOGIA DEL CONFRONTO
  • STRESS PSICOLOGICO OPERATIVO
  • DIFESA PERSONALE OPERATIVA
  • DIFESA PERSONALE OPERATIVA CONTRO SOGGETTI ARMATI
  • TECNICHE OPERATIVE CON ARMA IN DOTAZIONE
  • TECNICHE DI TIRO

FORMAZIONE GIURIDICA

Il primo strumento formativo deve necessariamente partire dallo studio delle norme giuridiche inerenti l’attività e le funzioni delle GPG. Tali nozioni permettono di conoscere gli strumenti Interpretativi al fine di poter raggiungere l’OUTCOME (obiettivo finale del processo decisionale operativo) che permette di individuare con precisione l’ambito operativo di questa figura professionale. A tutti i corsisti viene rilasciata una dispensa giuridica che descrive ed analizza i seguenti argomenti:

Definizione della veste giuridica delle GPG
Lo status di Incaricato di Pubblico Servizio
La legittima difesa
Limiti ai poteri di arresto e di fermo
Atti di coercizione personale
Casistica dei reati comuni per cui è previsto l’arresto in flagranza
Tipologia dei Servizi svolti

STUDIO ED ANALISI DEL CONTESTO OPERATIVO

Il C.O. racchiude l’analisi degli indicatori sociali, etici, culturali e giuridici di un paese, senza tralasciare in egual modo gli aspetti circoscritti a piccole frazioni o quartieri. L’Operatore della Vigilanza Privata, attraverso lo studio e l’analisi del C.O. , ottiene i riferimenti per adottare ed adattare un modus operandi, al fine di realizzare la soluzione migliore a tutela della propria e dell’altrui incolumità nonché dei beni e delle proprietà che gli vengono affidati.

STRESS PSICOLOGICO OPERATIVO

Attraverso un percorso di esercitazioni dinamiche che riproducono simulazioni realistiche, si illustreranno i fattori psicofisici destabilizzanti che limitano la lucidità reattiva personale. Il corso è volto a far apprendere le metodologie per reagire dinanzi alle situazioni di pericolo e di stress cui si è sottoposti durante il Servizio.

DIFESA PERSONALE OPERATIVA

Il corso fornisce gli strumenti primari per la conoscenza della difesa personale applicata al contesto operativo. L’ Operatore riceve le basi propedeutiche per una difesa personale realistica attraverso la conoscenza delle discipline marziali con particolare riferimento al Krav Maga e tecniche di autodifesa Speznas.
Saranno trattati i seguenti argomenti:
Studio delle distanze relative al combattimento (da quello armato a quello hand to hand)
Studio della bio meccanica applicata al controllo dell’equilibrio del corpo
Studio dei movimenti e delle posizioni
che garantiscono potenza alle
percussioni
Studio delle cadute eseguite in modo dinamico
Studio dei colpi eseguiti con arti superiori
Studio dei colpi eseguiti con arti inferiori
Studio delle parate con arti superiori ed inferiori (assecondatrici – lesive)
Studio delle torsioni e delle leve articolari
Studio delle proiezioni al suolo
Tecniche di difesa contro attacchi di pugni, gomitate, calci, soffocamenti,
costrizioni fisiche e prese
Studio dei punti vitali e di pressione

DIFESA PERSONALE OPERATIVA

Il corso fornisce gli strumenti primari per la conoscenza della difesa personale applicata al contesto operativo. L’ Operatore riceve le basi propedeutiche per una difesa personale realistica attraverso la conoscenza delle discipline marziali con particolare riferimento al Krav Maga e tecniche di autodifesa Speznas.
Saranno trattati i seguenti argomenti:
Studio delle distanze relative al combattimento (da quello armato a quello hand to hand)
Studio della bio meccanica applicata al controllo dell’equilibrio del corpo
Studio dei movimenti e delle posizioni
che garantiscono potenza alle
percussioni
Studio delle cadute eseguite in modo dinamico
Studio dei colpi eseguiti con arti superiori
Studio dei colpi eseguiti con arti inferiori
Studio delle parate con arti superiori ed inferiori (assecondatrici – lesive)
Studio delle torsioni e delle leve articolari
Studio delle proiezioni al suolo
Tecniche di difesa contro attacchi di pugni, gomitate, calci, soffocamenti,
costrizioni fisiche e prese
Studio dei punti vitali e di pressione

DIFESA PERSONALE OPERATIVA CONTRO SOGGETTI ARMATI

Studio ed analisi dei punti vitali
L’Aggressività: Effetti delle sostanze stupefacenti e dell’abuso di bevande alcoliche;
Studio dei metodi di utilizzo dei corpi contundenti – delle armi da taglio – delle armi da
sparo – degli oggetti “occasionali”
Studio dei principi di difesa contro uno o più soggetti armati (bastone-coltello)
Studio dei principi di difesa contro uno o più soggetti armati (armi occasionali)
Studio dei principi di disarmo ed immobilizzazione

TECNICHE OPERATIVE CON ARMA IN DOTAZIONE

Conoscenza tecnica e balistica delle armi in dotazione
Normativa per l’uso, porto e detenzione
Tecniche di estrazione rapida e caricamento dell’arma
Tecniche di posizioni, distanze e di puntamento dell’arma
Tecniche di utilizzo dei ripari
I pericoli (rimbalzi – fuoco incrociato ecc.)
Tecniche di irruzione – puntamento – copertura
Tecniche di ritenzione e disarmo

TECNICHE DI TIRO

In collaborazione con le associazioni riconosciute, con istruttori qualificati ed esperti del settore, vengono eseguite esercitazioni specifiche di Tiro Operativo presso i poligoni di tiro autorizzati.
Il Tiro Operativo rientra nella filosofia del Cross Training che prevede un addestramento
realistico in condizioni di stress simulato, alla luce delle più moderne tecniche di tiro
operativo mutuate dall’esperienza delle forze di polizia internazionali, che superano la
vecchia concezione di addestramento al tiro mirato da fermo.

ADDESTRAMENTO AL  TIRO

Tenuto conto della specificità del Training, e per quanto esposto nella prima parte del programma formativo, si rende necessario un approfondimento mirato all’impiego tattico dell’arma corta e lun- ga sia in ambiente urbano che in ambienti chiusi (es. abitazioni) e nella corta distanza ( dai 7 metri a scendere); gestione del comportamento con arma in zone affollate; gestione dello stress (visione Tunnel); tiro notturno.
In particolare si eseguiranno i seguenti programmi addestrativi:

  •  ESERCIZZI DI PRECISIONE;
  •  ESERCITI A TEMPO E REATTIVITA’;
  •  ESERCIZIO DISCRIMINATORI DEL BERSAGLIO ED INDIVIDUAZIONE DEL
    PERICOLO;
  •  ESERCIZI SAGOME OSTAGGIATE;
  •  TECNICHE DI TIRO: PIEDI -GINOCCHIO – A TERRA;
  •  TECNICHE DI TIRO OPERATIVO DIFENSIVO;
  •  TIRO CON MANO FORTE E MANO DEBOLE;
  •  TECNICHE DI TIRO IN COPPIA – in piedi e in ginocchio;
  •  TECNICHE DI TIRO IN TEAM;
  •  UTILIZZO RIPARI BALISTICI;
  •  UTILIZZO DELL’AUTO COME RIPARO;
  •  TECNICHE DI TIRO DALL’AUTOVETTURA;
  •  IMPIEGO TATTICO DELA POSTOLA ED M12;
  •  IMPIEGO TATTICO ARMAMENTO INDIVIDUALE IN AMBIENTI RISTRETTI;
  •  USO TATTICO DELLE TORCIE;
  •  TECNICHE DI CAMBIO CARICATORE: – D’EMERGENZA E TATTICO;
  •  CONCETTO DI LINEA DI TIRO E TRIANGOLAZIONE DEI BERSAGLI;
  •  INGRESSO IN EDIFICI – APPARTAMENTI CONCETTO DI LIEA DI TIRO IN TEAM;

CONCETTO DI CONFLITTO A FUOCO; CONCETTO E GESTIONE DELLO STESS

CAPIRE L’EFFETTO TUNNEL, in particolare:

  • Profilo psicologico e attitudinale dell’utilizzatore di armi da fuoco (valutazione e migliora- mento psicologico).
  • Alterazioni cognitive, percettive e mnemoniche sotto stress acuto (conflitti a fuoco): indivi- duazione anticipatoria e contromisure.
  • Neuropsicologia, apprendimento motorio e tiro combat. Individuazione e correzione degli errori in fase addestrativa.
  • Stress cronico, deprivazione di sonno e altri fattori che incidono sull’utilizzo sicuro delle armi da fuoco. Tecniche di compensazione e gestione dello stress in fase operativa.
  • CONCETTO TIRO IN MOVIMENTO;
  • TIRO IN MOVIMENTO: singoli, in coppia in team
  • GESTIONE DEI D.P.I. NEL TIRO;
  • GESTIONE DELL’ARMAMENTO IN AMBIENTI AFFOLLATI;
  • GESTIONE DELLO SPRY O.C.;

NORME DI SICUREZZA – MANEGGI DI SICUREZZA – GESTIONE IN SICUREZZA DELL’ARMAMENTO.

ADDESTRAMENTO TECNICHE OPERATIVE

Congiuntamente all’addestramento al Tiro, si effettuerà un training più approfondito nelle Tecniche Operative di Intervento, finalizzato nel comprendere ed approfondire al meglio ed in maniera più incisiva tutte quelle Tecniche e Tattiche di intervento utili a risolvere le situazioni ad alto rischio.
In particolare si eseguiranno i seguenti programmi addestrativi:

  • CONCETTO ED IMPORTANZA DELLA DI COMUNICAZIONE UNIVERSALE TRA GLI OPERATORI E TRA I TEAM COINVOLTI NELL’INTERVENTO;
  •  PIANIFICAZIONE DELLA ZONA DI INTERVENTO E DELL’AZIONE;
  •  CINTURAZIONE DELLA ZONA D’INTERVENTO;
  •  PRIMA GESTIONE DELLA FOLLA IN PANICO;
  •  CONCETTO DI TEAM E LAVORO DI COPPIA;

MOVIMENTO TATTICO:

  • in coppia, in Team
  • sicurezza
  • copertura
  • contatto col Target

MOVIMENTAZIONI: AVANZAMENTI

  • In coppia, a Squadre
  • In Fila: Coppia,Pattuglia, Squadra
  • In Fila in ambiente urbano: Coppia,Pattuglia,Squadra
  • In Fila Doppia: pattuglia – Squadra

AVANZAMENTI:

  • In Linea
  • A Cuneo
  • A“V“
  • A Rombo

AVANZAMENTI a SCALARE a dx e sx: In coppia, a Squadre

PROGRESSIONE DEL MOVIMENTO:

  • Avanzamento continuo
  • Avanzamento con copertura
  • Avanzamento a balze e a Balze alternate
    •  SGANCIARSI DAL PERICOLO
    •  INDIVIDUAZIONE DEL TARGHET
    •  CONTATTO COL TARGHET
    •  CONCETTO DI TRIANGOLAZIONE DEL BERSAGLIO
    •  AVVICINAMENTO AL TARGET CON GLI AUTOVEICOLI
    •  UTILIZZO DI RIPARI BALISTICI
    •  UTILIZZO DELL’AUTOVETTURA COME RIPARO

INGRESSI – CQB

  •  PROGRESSIONE ALL’INTERNO DI EDIFICI E FABBRICATI;
  •  TECNICHE DI ENTRATA E PROGRESSIONE TATTICA;
  • PRINCIPALI TECNICHE DI ENTRATA:
  •  A.O.R. – Concetto di area di responsabilità
  •  Pie-Slice (Fetta di Torta)
  •  Button hook
  •  Criss Cross
  •  Leap Frog (movimento con 4 o più operatori si muovono all’interno di un corridoio)
  •  Runnig the Walls (con 2 o più operatori)
  •  Wedge (3 o più operatori)
  •  Delta-Wedge (più operatori)
  •  Limetet Penetration
  •  VISIONE DEGLI ANGOLI (che si trovano sul percorso)

ADDESTRAMENTO  MEDICINA TATTICA

  •  addestrare il personale operativo al primo soccorso nei confronti di un agente ferito a terra o di un civile con mezzi di fortuna;
  •  Addestrare il personale ad effettuare su sé stessi manovre salvavita che possano aiutare l’arrivo dei sanitari;
  •  Addestrare il personale nel riuscire ad estrarre la persona ferita a terra dal luogo ostile per condurla nel più breve tempo possibile vicino al sito in cui si trova il presidio medico.
  •  Addestrare il personale nell’utilizzo di strumenti utili al tamponamento della ferita da arma da fuoco o taglio.
  •  Addestrare il personale ad utilizzare materiale specifico o materiale di fortuna. Per tale addestramento si ritiene opportuno interpellare personale specializzato ed altamente preparato nelle situazioni d’intervento ad alto rischio; Si è cosi pensato di convocare personale medico N.I.S.S. del SUEM 118 di Vicenza e componenti “MEDIC” dell’Unità del 4° Reggimento Alpini Paracadutisti, sempre attivi in campo internazionale.